La codifica DSD "non esce" da nessun lettore SACD e da nessuna uscita digitale: è un formato protetto da brevetto e royalties Sony/Philips.
Non c'è modo di registrarlo in digitale nativamente, nè di ripparlo (salvo quanto scritto all'inizio post, a proposito delle primissime ed introvabili versioni di PS3).
La soluzione proposta da Valerio è molto interessante e, sicuramente, può ovviare in qualche modo a questi limiti volutamente imposti dallo standard SACD, mantenendo un livello qualitativo molto elevato (registrando a 24bit/192KHZ), tenuto conto che un DSD64, quello del SACD, corrisponderebbe grossomodo ad un 24bit/88.2KHz in PCM.
Non c'è modo di registrarlo in digitale nativamente, nè di ripparlo (salvo quanto scritto all'inizio post, a proposito delle primissime ed introvabili versioni di PS3).
La soluzione proposta da Valerio è molto interessante e, sicuramente, può ovviare in qualche modo a questi limiti volutamente imposti dallo standard SACD, mantenendo un livello qualitativo molto elevato (registrando a 24bit/192KHZ), tenuto conto che un DSD64, quello del SACD, corrisponderebbe grossomodo ad un 24bit/88.2KHz in PCM.
Francesco
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