02-19-2014, 01:13 AM
Questa sera ero con un amico appassionato di musica. Parlando di come ottimizzare il proprio impianto ho capito che aveva collegato i vari componenti ... senza badare a questo aspetto. Voglio premettere che si ottengono miglioramenti udibili, non stravolgenti ma comunque significativi. Questa tra le altre cose è un'operazione a basso costo, serve un multimetro digitale e… una dose di pazienza.
Molti di voi probabilmente hanno curato questo aspetto. Per chi non lo ha fatto si procede nel seguente modo:
Preparare una spina "volante" e collegare SOLO il terminale di terra (centrale) di lunghezza variabile a seconda delle esigenze 1 o 2 metri.
Spellare il cavo alla sua estremità e collegare un puntale del tester (non importa quale).
Mettere il tester in portata AC 250 V(tensione alternata).
Misurare per primo il prodotto che gestisce i segnali di minor livello (preamplificatore/integrato)
Con il secondo puntale posizionarsi nel telaio in una parte non verniciata. Dopo aver letto la tensione, mettere la portata del multimetro più sensibile, ma superiore al voltaggio misurato per una maggiore precisione.
Ruotare ora la spina che alimenta il prodotto di 180° invertendo di fatto fase/neutro rispetto alla prima lettura. La fase corretta sarà quella che darà il valore più basso di tensione.
Ora si procede con la misura del componente sorgente (X30/X10, lettori cd ecc.) sempre senza collegamento ingresso/uscita. La misura della corretta fase, è quella che riporta il valore minore di tensione mettendo i puntali del multimetro tra i due telai dei prodotti. In questo caso si ruota la spina del secondo componente. Fatto questo si collegano i cavi di segnali, ora il riferimento verso massa diventa unico.
Procedere alla rilevazione della fase degli eventuali finali senza collegare i cavi di segnale. La misura va fatta tra il telaio di questo (se stereo) e uno dei due prodotti prima misurati (ora sono “visti” come un corpo unico). Ruotare la spina del finale alla ricerca della misura più bassa e procedere al collegamento dei cavi di segnale.
Il motivo della “messa in fase” dell’impianto, ha lo scopo di minimizzare le differenze di potenziale che si creano inevitabilmente tra i telai delle elettroniche collegate. Questa differenza, forza una volta collegati i vari componenti con i cavi di interconnessione, ad avere lo stesso potenziale rispetto alla massa, facendo scorrere sulle schermature dei cavi stessi una corrente che causerà una caduta di tensione che verrà amplificata insieme al segnale musicale.
Mi è capitato di rilevare su alcuni prodotti a valvole differenze di svariate decine di volt ruotando semplicemente la spina!
Quando si ascolta un impianto dopo averlo correttamente collegato, si ha la percezione di una maggior pulizia del suono, miglior dettaglio, messa a fuoco degli strumenti, voci più stabil nello spazio acustico ed una migliore ricostruzione del fronte sonoro… il tutto quasi gratuitamente!
Buoni ascolti
Stefano
Molti di voi probabilmente hanno curato questo aspetto. Per chi non lo ha fatto si procede nel seguente modo:
Preparare una spina "volante" e collegare SOLO il terminale di terra (centrale) di lunghezza variabile a seconda delle esigenze 1 o 2 metri.
Spellare il cavo alla sua estremità e collegare un puntale del tester (non importa quale).
Mettere il tester in portata AC 250 V(tensione alternata).
Misurare per primo il prodotto che gestisce i segnali di minor livello (preamplificatore/integrato)
Con il secondo puntale posizionarsi nel telaio in una parte non verniciata. Dopo aver letto la tensione, mettere la portata del multimetro più sensibile, ma superiore al voltaggio misurato per una maggiore precisione.
Ruotare ora la spina che alimenta il prodotto di 180° invertendo di fatto fase/neutro rispetto alla prima lettura. La fase corretta sarà quella che darà il valore più basso di tensione.
Ora si procede con la misura del componente sorgente (X30/X10, lettori cd ecc.) sempre senza collegamento ingresso/uscita. La misura della corretta fase, è quella che riporta il valore minore di tensione mettendo i puntali del multimetro tra i due telai dei prodotti. In questo caso si ruota la spina del secondo componente. Fatto questo si collegano i cavi di segnali, ora il riferimento verso massa diventa unico.
Procedere alla rilevazione della fase degli eventuali finali senza collegare i cavi di segnale. La misura va fatta tra il telaio di questo (se stereo) e uno dei due prodotti prima misurati (ora sono “visti” come un corpo unico). Ruotare la spina del finale alla ricerca della misura più bassa e procedere al collegamento dei cavi di segnale.
Il motivo della “messa in fase” dell’impianto, ha lo scopo di minimizzare le differenze di potenziale che si creano inevitabilmente tra i telai delle elettroniche collegate. Questa differenza, forza una volta collegati i vari componenti con i cavi di interconnessione, ad avere lo stesso potenziale rispetto alla massa, facendo scorrere sulle schermature dei cavi stessi una corrente che causerà una caduta di tensione che verrà amplificata insieme al segnale musicale.
Mi è capitato di rilevare su alcuni prodotti a valvole differenze di svariate decine di volt ruotando semplicemente la spina!
Quando si ascolta un impianto dopo averlo correttamente collegato, si ha la percezione di una maggior pulizia del suono, miglior dettaglio, messa a fuoco degli strumenti, voci più stabil nello spazio acustico ed una migliore ricostruzione del fronte sonoro… il tutto quasi gratuitamente!
Buoni ascolti
Stefano